Il risarcimento da incidente stradale si può ottenere con la procedura ordinaria o con l’indennizzo diretto
Assistenza Legale Incidenti Stradali | Studio Legale Marzorati
A seguito di un incidente stradale è necessario, una volta denunciato il fatto alla propria assicurazione (entro tre giorni dal fatto), rivolgersi all’assicurazione per richiedere il risarcimento per il danno subito. In questi casi si può richiedere il risarcimento all’assicurazione del danneggiante (procedura ordinaria) oppure, entro determinati limiti, direttamente alla propria assicurazione (indennizzo diretto).
In questi casi è vantaggioso essere affiancati da un Avvocato che sappia scegliere la strategia migliore per ottenere il risarcimento del danno: la scelta della compagnia a cui rivolgersi, infatti, può cambiare, anche notevolmente, la somma risarcita.
La procedura ordinaria per il risarcimento del danno da incidente stradale
Seguendo la procedura ordinaria, ossia rivolgendosi alla compagnia assicurativa del danneggiante, e non alla propria, è necessario inviare tutta una serie di documenti per ottenere il risarcimento.
Il danno alle cose a causa di incidente stradale nella procedura ordinaria
Se si verifica il danneggiamento dell’auto, della moto, ma anche di vestiti, cellulari, occhiali e altri oggetti che aveva addosso uno degli interessati è possibile chiedere il risarcimento per i danni subiti a causa dell’incidente.
Si dovrà inviare all’assicurazione del danneggiante:
– descrizione dei fatti accaduti;
– dati dei soggetti da risarcire: ovviamente parlando di danno alle cose, si tratta dei proprietari dei beni danneggiati;
– luogo dove si trovano le cose danneggiate che vengono messe a disposizione dell’assicurazione per verificarne il danneggiamento;
– giorni e ore in cui l’assicurazione può controllare le cose danneggiate: le cose danneggiate devono essere a disposizione dell’assicurazione per almeno 5 giorni lavorativi.
In caso si sia provveduto alla riparazione delle cose danneggiate sarà necessario avere con sé tutti gli scontrini e le fatture per ottenerne il rimborso.
Come risulta da tutte queste condizioni, il danneggiato deve essere molto attento e svelto nel comunicare con l’assicurazione per non trovarsi a dover sopportare le condizioni risarcitorie imposte dalla compagnia che ha una posizione dominante, ed è quindi costretto ad accontentarsi di quanto viene offerto dall’assicurazione.
Il danno alle persone a causa di incidente stradale nella procedura ordinaria
Se a seguito di un incidente stradale vi sono delle persone che hanno subito dei danni alla persona, tra cui il guidatore dell’auto o della moto, le persone trasportate, i pedoni investiti, è possibile chiedere il risarcimento dei danni subiti a causa dell’incidente.
Si dovrà inviare all’assicurazione del danneggiante:
– descrizione dei fatti accaduti;
– dati dei soggetti da risarcire;
– età della persona da risarcire;
– lavoro che svolge la persona da risarcire;
– il reddito del danneggiato;
– il tipo di lesioni subite e la loro gravità;
– la documentazione medica che attesti le lesioni;
– lo stato di famiglia: solo in caso di morte del danneggiato.
Nel periodo di convalescenza sarà necessario inviare periodicamente all’assicurazione i certificati che dimostrino la continuazione della malattia. Il danneggiato infatti ogni volta che verrà visitato da un medico verrà valutato nella propria condizione fisica e psichica e nel caso in cui non si sia ancora ripreso del tutto, otterrà altri giorni di convalescenza. Questi giorni, accordati dal medico sono molto importanti per poi valutare, alla fine della malattia, l’effettivo danno subito.
Si pensi ad un lavoratore autonomo, un professionista che non può lavorare per 30 giorni o anche di più, è evidente che il rischio per la propria attività lavorativa sia grande e che quindi ci debba essere una valutazione anche su questo punto, per l’ammontare del risarcimento. L’avvocato del danneggiato seguirà il proprio cliente in ogni fase della malattia, consigliandolo anche sul medico da cui andare e consultando lo stesso per comprendere lo stato del cliente, per poi comunicare il tutto all’assicurazione. In questi casi, l’avvocato, oltre che per la propria esperienza, diventa utile perché permette al danneggiato di pensare solo rimettersi, occupandosi di tutte le questioni necessarie per ottenere il riconoscimento del diritto al risarcimento.
Con il ricevimento della documentazione medica che dimostri la guarigione, la pratica potrà considerarsi conclusa con l’obbligo per la compagnia di formulare la proposta di risarcimento.
La procedura di indennizzo diretto per il risarcimento del danno da incidente stradale
In determinati casi, specificati dalla legge, è possibile rivolgersi direttamente all’assicurazione del danneggiato per ottenere il risarcimento del danno. Se per le comunicazioni e la documentazione da inviare all’assicurazione non ci sono differenze con la procedura ordinaria, l’opportunità di ottenere un risarcimento più soddisfacente ed in termini più brevi è sicuramente possibile, perché l’assicurazione del danneggiato cercherà di tutelare al meglio il proprio assistito anche per non rischiare di perdere un cliente. In questi casi, l’avvocato dovrà gestire in maniera differente i rapporti tra danneggiato e assicurazione, visto il rapporto assicurativo che esiste tra le parti. Allo stesso tempo, poiché questa procedura è una facoltà e non un obbligo, l’avvocato potrà anche proporre al cliente di utilizzare la procedura ordinaria, per esempio nel caso in cui l’assicurazione stipulata abbia dei limiti poco vantaggiosi per il cliente.
Quando si può procedere con l’indennizzo diretto per incidente stradale
La procedura di indennizzo diretto
può essere attivata solo in caso di:
– incidente tra due veicoli immatricolati in Italia, San Marino, Città del Vaticano: nel caso di tamponamento a catena perciò l’indennizzo diretto è escluso.
– danni di lieve entità: riguardano lesioni non superiori al 9% di invalidità permanente.
Sono esclusi dall’indennizzo diretto i casi di incidenti:
– tra più veicoli;
– se un veicolo è immatricolato all’estero;
– con pedoni;
– con ciclisti;
– contro immobili: ad esempio scontro tra la macchina e un muro o una vetrina di un negozio;
– con macchine agricole;
– in cui il solo danneggiato risulti la persona trasportata;
– lesioni gravi: superiori al 9% di invalidità permanente.
Fino a quando si può richiedere il risarcimento da incidente stradale: esiste un termine di decadenza
A parte l’obbligo di denunciare l’incidente alla propria assicurazione entro tre giorni, tutta la trafila per richiedere il risarcimento del danno deve essere messa in atto entro 2 anni dall’incidente. Ovviamente, soprattutto nel caso di gravi danni alla persona, potrebbe succedere che passati due anni dall’incidente non si sia ancora nelle condizioni per iniziare una causa, visto che non si hanno dati precisi sui danni subiti. In questi casi un esperto avvocato è in grado di allungare i termini senza rischiare di perdere alcun diritto.
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