Il risarcimento del danno da incidente stradale: la richiesta all’assicurazione
Quando a seguito di incidente stradale, il danneggiato vuole ottenere il risarcimento per il danno subito, deve inviare la richiesta all’assicurazione, ma è necessario rispettare determinate modalità per non rischiare che un piccolo errore possa rovinare e compromettere il riconoscimento di quanto dovuto: le assicurazioni, molto spesso giocando sull’inesperienza del danneggiato prolungano i tempi di risposta portando a volte la situazione a risvolti assurdi. Per tali motivi è sempre consigliabile affidarsi ad un avvocato esperto del settore che, in tempi ragionevoli, possa garantire il miglior risultato.
L’assicurazione deve rispondere alle richieste del danneggiato da incidente stradale
Il danneggiato deve inviare tutta la documentazione necessaria in modo tale che l’assicurazione possa fare la propria offerta che, come previsto dalla legge, deve essere adatta al danno subito e ben motivata. Questa fase diventa fondamentale perché, nel caso in cui i documenti inviati all’assicurazione non fossero sufficienti, c’è il rischio di entrare in una sorta di balletto tra l’assicurazione, che chiede i documenti, e il danneggiato, che si impegna a recuperarli e poi inviarli: è importante, perciò, sapere esattamente quali documenti sono necessari perché l’assicurazione non possa avanzare altre richieste, ma anzi debba rispondere rispettando determinate tempistiche:
– 30 giorni se il modello è sottoscritto dai soggetti coinvolti;
– 60 giorni se sono si sono verificati danni alle cose;
– 90 giorni se si sono verificati danni anche alle persone.
L’assicurazione può verificare l’esistenza del danno alla persona per incidente stradale
In caso di contestazione sui danni subiti da una persona, il soggetto danneggiato non può sottrarsi agli eventuali accertamenti che la compagnia assicurativa avesse intenzione di eseguire. A seguito di anni in cui sono stati riconosciuti risarcimenti eccessivi rispetto ai danni subiti, le assicurazioni, normalmente in questi casi, richiedono che sia finita la malattia della persona che ha subito dei danni (il che significa che il medico curante abbia già dichiarato che la persona sta bene e non è più in convalescenza) e poi chiede che il soggetto danneggiato venga visitato da un medico di fiducia dell’assicurazione per verificare i reali danni subiti. In caso di rifiuto da parte del danneggiato, il termine di risposta di 90 giorni si sospende fino a che l’assicurazione non riceverà la documentazione del proprio medico incaricato.
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