L’assegno una tantum… a rate
Quando vogliamo chiudere ogni rapporto con l’ex coniuge, e abbiamo raggiunto un accordo, versare in un’unica soluzione l’assegno di mantenimento potrebbe essere il modo più rapido per risolvere le questioni economiche. Non sempre però abbiamo a disposizione una somma sufficiente per concordare una quota una tantum.
Immaginiamo per esempio una coppia giovane che, dopo qualche anno di matrimonio, decide di separarsi e infine di divorziare. Il marito, che come dicevamo prima potrebbe non aver immediatamente a disposizione grosse somme di denaro, ha però la prospettiva di aumentare il proprio stipendio in futuro.
In questi casi possiamo valutare la possibilità di rateizzare l’importo. Non si tratta però di un assegno di mantenimento periodico (quindi soggetto ad adeguamenti successivi), ma di un importo fisso immodificabile nel tempo. In altre parole, la moglie non potrà chiedere in futuro che la rata pattuita precedentemente venga aumentata.
Pagare la rata del mutuo
Un’alternativa che possiamo scegliere, invece di versare l’importo all’ex coniuge tutto in una volta, èiquella di cedergli un immobile, ad esempio la casa familiare, e provvedere al pagamento delle eventuali rate del mutuo fino al saldo completo con la banca. Un accorgimento importante è quello di fare attenzione al costo totale del mutuo: un tasso fisso, infatti, consentirebbe di sapere fin da subito il totale dovuto, un tasso variabile no, per questo nelle condizioni di divorzio si potrebbe concordare l’importo massimo che verrà versato.
In ogni caso, anche versare la rata del mutuo ci permette di mantenere tutti i vantaggi di un assegno liquidato in un’unica soluzione. Proprio per questo però non si tratta di un accordo modificabile. La nota dolente è che, a differenza di un assegno di mantenimento, se l’ex coniuge dovesse risposarsi, avremo comunque l’obbligo di versare la rata fino alla completa estinzione del debito con la banca.
In definitiva, anche se non abbiamo a disposizione una somma sufficiente per versare l’assegno di mantenimento in un’unica soluzione, è ugualmente possibile valutare questa possibilità. Ricordiamo, però, che si tratta di una decisione che va concordata tra i coniugi e approvata dal Tribunale.