LA CASSAZIONE DEVE ESSERE FEDELE AI SUOI PRECEDENTI
Per assicurare l’uniforme interpretazione della legge (Cassazione Sezione Lavoro n. 9336 del 10 luglio 2001, Pres. Trezza, Rel. Evangelista).
Esiste per la Corte Suprema il dovere di fedeltà ai propri precedenti, sul quale si fonda, per larga parte, l’assolvimento della funzione di assicurare l’esatta osservanza, l’uniforme interpretazione della legge e l’unità del diritto oggettivo nazionale. Tale funzione è attribuita alla Corte dall’art. 65 dell’ordinamento giudiziario di cui al Regio Decreto 30 gennaio 1941 n. 12, ma assume anche rilevanza costituzionale, essendo strumentale al suo espletamento il principio, sancito dall’art. 111 Cost., dell’indeclinabilità del controllo di legittimità delle sentenze. La Corte può discostarsi dai suoi precedenti quando le si sottopongano argomenti che non siano già stati disattesi o che propongano questioni di particolare gravità.
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