Cosa succede alla casa familiare se la coppia lesbica si lascia | Scioglimento unione civile | Avvocato
La sorte della casa familiare di una coppia lesbica, in caso di crisi e di scioglimento dell’unione civile, difficilmente può essere assegnata ad una delle partner in mancanza di accordo. La consulenza di un Avvocato esperto in diritto di famiglia è consigliabile, comunque, in questi casi al fine di capire l’eventuale possibilità di successo nella proposizione di una domanda di assegnazione.
Deve essere precisato che le indicazioni che diamo nel presente articolo sono relative ad una famiglia omosessuale senza figli comuni della coppia. Come noto, quando parliamo di coppia omosessuale con figli o senza figli lo facciamo ricordando che, sebbene l’adozione del figlio del partner (c.d. stepchild adoption) non sia stata regolamentata dalla Legge Cirinnà, la norma rimette ai Tribunali la valutazione sulla legittimità delle adozioni caso per caso.
Quindi è, ad oggi, possibile che una coppia omosessuale unita civilmente che ha vinto la causa in Tribunale per ottenere il consenso all’adozione del figlio o dei figli di uno dei partner, abbia dei figli comuni.
In questo caso possono essere applicate in via analogica le norme relative all’assegnazione della casa familiare in caso di separazione e divorzio (per approfondimenti vai all’articolo “Scioglimento dell’unione civile ed assegnazione della casa familiare” o “Assegnazione della casa familiare, come e quando si può ottenere”)
Casa familiare di proprietà di una delle partner
L’assegnazione della casa familiare in caso di una coppia lesbica che chiede lo scioglimento dell’unione civile non è un diritto proprio delle partner.
Se le parti trovano un accordo, la proprietaria è libera di lasciare l’ex ad abitare nella casa familiare. In questo caso è consigliabile precisare la volontà di assegnare l’immobile nelle condizioni di scioglimento dell’unione civile.
Se le parti non sono d’accordo, l’interessata dovrebbe svolgere apposita domanda di assegnazione, con l’assistenza di un avvocato, durante il procedimento giudiziale di scioglimento dell’unione civile.
In questo caso la parte dovrebbe dimostrare, per esempio, di non essere in grado di reperire un alloggio alternativo per ragioni evidenti ed oggettive e lasciare al Giudice la valutazione del caso di specie.
Una sentenza positiva, in linea generale, è di difficile ottenimento ma i Tribunali devono decidere in base alla situazione concreta prospettata e, quindi, non sarebbe corretto parlare di impossibilità assoluta di ottenere l’assegnazione.
Casa familiare di proprietà di entrambe le partner
Quando l’immobile è di proprietà di entrambe, invece, le parti ed il loro Avvocati devono trovare la soluzione migliore per il caso concreto, per esempio vendere l’immobile per dividere la somma in base alle quote di proprietà, oppure individuare una delle parti interessata a liquidare la quota all’altra partner o ancora optare per un’assegnazione alla comproprietaria che ha meno possibilità economiche.
Nel caso in cui l’ex coppia non trovasse un accordo deve fare ricorso al Giudice affinché individui la soluzione più utile per entrambi. Generalmente il Tribunale decide durante il procedimento giudiziale di scioglimento.
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