Cosa può fare la moglie per tutelare l’assegno se il marito fallisce dopo la separazione
Avvocato Separazione | Studio Legale Marzorati
Moglie che vuole tutelare l’assegno del marito fallito
Se il marito obbligato a versare l’assegno di mantenimento fallisce dopo la separazione, potrebbe non avere più le disponibilità economiche per effettuare i pagamenti, circostanza che spingerebbe la moglie a voler tutelare il proprio diritto economico.
Nel caso in cui il marito avesse smesso di pagare l’assegno prima della pronuncia del fallimento, la moglie potrebbe insinuarsi al passivo per il credito relativo alle mensilità già scadute (le ultime tre avrebbero anche il beneficio del privilegio).
Le mensilità successive alla pronuncia di fallimento non rientrano nella massa fallimentare quindi non trovano tutela fino al termine della procedura di liquidazione e rischiano, pertanto, di non essere mai ricevute dalla moglie.
La moglie in questo caso ha due possibilità per tentare di ricevere un sostegno economico.
Se il marito continua a percepire redditi da lavoro può chiedere al Giudice delegato di ricevere una parte della somma destinata al mantenimento del fallito.
Se il marito non riceve alcun reddito, può chiedere al Giudice delegato di avere un sussidio alimentare, dimostrando di non avere il necessario per provvedere ai suoi bisogni primari.
A questo punto è bene fare delle precisazioni.
Se il marito è socio di una società per azioni o di una società di capitali, il fallimento di questa società sarebbe relativamente preoccupante per la moglie in quanto non andrebbe a toccare il patrimonio personale del marito che, pertanto, avrebbe maggiori possibilità di continuare a pagare l’assegno ed un’interruzione dei pagamenti dell’assegno di mantenimento dovuta al fallimento potrebbe essere facilmente smentita.
Nel caso in cui il marito fosse titolare di una piccola impresa individuale o socio di una società di persone (snc, sas ecc.) o, ancora, lavoratore dipendente il fallimento sarebbe più preoccupante dato che coinvolgerebbe anche il patrimonio personale.
Data la presenza di molteplici aspetti da indagare in questi casi sarebbe opportuno farsi assistere da un Professionista in grado di esaminare la situazione patrimoniale dei coniugi e, all’esito, consigliare le azioni più opportune da intraprendere a difesa dell’assegno di mantenimento e degli altri diritti economici.
Per approfondimenti e maggiori informazioni vai al post Fallimento del marito e assegno di mantenimento della moglie separata: cosa succede
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