La comunione e il matrimonio: la gestione delle cose personali
Avvocato Separazione | Studio Legale Marzorati
Quando marito e moglie hanno scelto il regime di comunione legale tutti i beni acquistati durante il matrimonio sono di entrambi i coniugi ma cosa succede alle gestione delle cose personali?
I beni di proprietà del singolo coniuge possono, infatti, essere gestiti solo dal coniuge proprietario.
I beni personali del singolo coniuge
Nonostante i coniugi abbiano scelto il regime di comunione legale, ogni coniuge può avere beni personali, quindi di sua esclusiva proprietà, ma solo in alcuni casi. In particolare, sono considerati personali:
- i beni acquistati dal singolo coniuge prima del matrimonio;
- i beni ereditati dal singolo coniuge (anche dopo il matrimonio);
- i beni che sono stati donati al singolo coniuge (anche dopo il matrimonio);
- i beni di uso strettamente personale (ad esempio biancheria intima o gli occhiali da vista);
- i beni che sono usati dal coniuge per svolgere la propria attività lavorativa (ad esempio telefono aziendale o il computer portatile utilizzato per il lavoro);
- il denaro ricevuto a titolo di risarcimento di danno subito dal singolo coniuge (ad esempio il risarcimento relativo ad un incidente stradale);
- la pensione incassata a seguito della perdita della capacità lavorativa;
- i beni acquistati utilizzando il denaro ottenuto dalla vendita di beni personali.
L’amministrazione dei beni personali
Sui beni di proprietà esclusiva può prendere decisioni solo il singolo coniuge proprietario. Se ad es. il marito ha comprato un appartamento prima del matrimonio, solo lui potrà decidere se vendere o meno l’appartamento e il denaro ricavato dalla vendita sarà di sua esclusiva proprietà.
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