Assistenza Sanitaria e Sociale
Studio Legale Marzorati | Avvocato Milano
L’assistenza sanitaria e sociale è disciplinata da una normativa molto complessa. I servizi prestati dalle USL, dai Consultori familiari e dalle altre strutture pubbliche e private sono molteplici.
Il capitolo fornisce tutte le indicazioni essenziali su questo importante argomento, che coinvolge sia noi personalmente sia le persone che fanno parte della nostra sfera affettiva e familiare. La parte finale è dedicata alla legge sulle tossicodipendenze.
Chi ha diritto all’assistenza sanitaria pubblica
Tutti i cittadini italiani iscritti al Servizio sanitario nazionale.
L’iscrizione al Servizio sanitario nazionale è obbligatoria o facoltativa?
Tutti i cittadini italiani con residenza anagrafica in un Comune italiano, sono obbligatoriamente iscritti al Servizio sanitario nazionale (SSN).
Che cosa si deve fare per ottenere le prestazioni del Servizio sanitario nazionale
È sufficiente provvedere all’iscrizione presso la Unità sanitaria locale (USL) della propria area di residenza.
Che cosa è l’Unita sanitaria locale (USL)
È l’ufficio locale che si occupa dell’assistenza sanitaria pubblica.
Quanti servizi svolge
Tutti quelli che riguardano l’assistenza medico-sanitaria e l’igiene ambientale.
Quale è il documento che attesta l’iscrizione alla USL
La tessera sanitaria, che viene rilasciata dalla USL di appartenenza.
Che cosa si deve fare in caso di smarrimento della tessera sanitaria
Si richiede un duplicato presso la USL di appartenenza, previa denuncia alle autorità competenti.
Quanto tempo dura l’iscrizione alla USL
È valida a tempo indeterminato e non ha scadenza, salvo trasferimento di residenza o domicilio.
È possibile l’iscrizione alla USL dove non si è residenti
Sì, è possibile per un periodo minimo di 3 mesi e massimo di 1 anno. L’iscrizione deve essere comunicata alla USL di appartenenza.
Una volta iscritti alla USL che cosa è necessario fare
Si deve scegliere e indicare un medico di fiducia, sia generico sia pediatra se si hanno figli di età minore di 14 anni. La scelta deve essere fatta tra i medici iscritti nell’elenco del luogo di residenza.
Si può cambiare il medico di fiducia scelto
Sì, compilando un apposito modulo; contemporaneamente si deve indicare la scelta di un nuovo medico.
Come è possibile sapere quali prestazioni sono garantite dalla USL di appartenenza
Informandosi presso la USL stessa.
L’assistenza sanitaria è gratuita o a pagamento?
Bisogna distinguere fra medico di fiducia della U.S.L., visite specialistiche, assistenza ospedaliera, prestazioni diagnostiche ed esami di laboratorio, assistenza farmaceutica.
Il principio generale è che ciascun utente partecipa alla spesa in relazione al proprio reddito; al di sotto di un certo reddito l’assistenza è gratuita, così come per gravi malattie o invalidità.
Quali cittadini sono esentati dalla partecipazione alla spesa sanitaria
Tutti coloro che hanno età inferiore a 6 anni e superiore a 65 appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo stabilito dalla legge.
Sono anche esentati i portatori di malattie neoplastiche maligne, chi è in attesa di trapianti di organi, i titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico, i disoccupati e i loro familiari a carico nonché i titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni ed i loro familiari a carico purché appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo, riferito all’anno precedente stabilito dalla legge.
Come è regolata l’esenzione per gravi malattie
Ottenuta l’attestazione della USL della esistenza della malattia, se si tratta di tumori maligni o di soggetti in attesa di trapianto di organo l’esenzione è totale sia per i farmaci (fascia A e B) sia per le analisi e le prestazioni specialistiche erogate in regime ambulatoriale.
Per le altre malattie (diabete, artrite reumatoide, sclerosi, epatite B, tumore, AIDS e molte altre) l’esenzione è totale per i farmaci ( fascia A e B) le analisi e le prestazioni specialistiche se si riferiscono alla malattia, salvo il ticket-ricetta (1.000 lire) per ogni prescrizione.
Per altre malattie è a carico il 50% dei farmaci della fascia B mentre per le analisi e le prestazioni specialistiche è dovuto il pagamento di una quota.
Rientrano in questa categoria le donne in stato di gravidanza per le quali è in vigore un protocollo diagnostico consultabile presso la propria USL o il medico di base.
Come è regolata l‘esenzione per invalidità
I mutilati e invalidi di guerra e i grandi invalidi del lavoro e per servizio hanno diritto all’assistenza sanitaria completamente gratuita.
Per gli altri invalidi la gratuità riguarda soltanto i medicinali (fascia A e B) nonché le analisi e le prestazioni specialistiche che si riferiscono all’invalidità, ma è a loro carico il ticket-ricetta su ogni prescrizione farmaceutica o specialistica.
Per le altre malattie è a loro carico il 50% dei farmaci della fascia B mentre per le analisi e le prestazioni specialistiche è dovuto il pagamento di una quota fino al massimo di L. 70.000.
Come si ottiene l’esenzione
Presentando domanda alla USL corredata della certificazione del medico specialista od ospedaliero, della tessera sanitaria e del codice fiscale. La USL rilascia un tesserino che dà diritto alla multiprescrizione fino a un massimo di 6 pezzi del medicinale richiesto dalla patologia.
Come operano le esenzioni relative al reddito
È necessaria l’autocertificazione con dichiarazione dell’interessato o di un suo familiare da apporre sul retro della ricetta.
Qual è il reddito da considerare
Quello dichiarato ai fini dell’IRPEF relativo all’anno precedente. Non si deve tenere conto delle pensioni sociali, di guerra, delle indennità accessorie di queste ultime e di tutte le indennità e assegni corrisposti ai ciechi civili, sordomuti e invalidi civili.
Le autocertifiticazioni sono soggette a controlli fiscali
Sì. Se queste risultano non veritiere, vengono recuperate le somme per le prestazioni indebitamente usufruite.
I medicinali sono gratuiti o a pagamento
I medicinali sono divisi in tre fascie: A (essenziali), B (di rilevante interesse terapeutico) e C (a pagamento per tutti).
Per la prima si paga il solo ticket-ricetta e per la seconda il 50% del prezzo di vendita.
Quali spese deve sostenere chi è esentato dalla partecipazione alla spesa sanitaria
Paga solo il ticket-ricetta per i farmaci della fascia A e B, per le analisi e le prestazioni specialistiche.
Quali spese deve sostenere chi ha un reddito superiore al limite sopraindicato per l’esenzione?
Paga il ticket-ricetta per i farmaci della fascia A ed il 50% del prezzo per i farmaci della fascia B. Sono anche a suo carico le prestazioni specialistiche e diagnostiche nei limiti dei ticket esistenti, gli esami di laboratorio e le visite specialistiche entro una data quota.
Come è regolata l’assistenza ospedaliera
Le prestazioni ospedaliere sono gratuite per tutti gli iscritti al Servizio sanitarie nazionale.
L’assistenza gratuita ospedaliera è sempre prestata in strutture pubbliche
Può essere data anche in strutture private convenzionate. Se le cure avvengono in case di cura non convenzionate, si può ottenere un contributo alle spese da parte della Regione di residenza, con autorizzazione da parte della USL di appartenenza, secondo modalità che possono variare da regione a regione.
È perciò buona norma informarsi preventivamente presso la USL di appartenenza. La richiesta del parziale rimborso va fatta alla USL entro 180 giorni dalla dimissione accludendo l’autorizzazione preventiva al ricovero, la fattura originale della spesa sostenuta e una copia della cartella clinica.
Da chi è disposto il ricovero in ospedale
Direttamente dal medico di accettazione dell’ospedale stesso, al quale si presenterà la tessera sanitaria, o dal proprio medico di fiducia con richiesta di ricovero scritta.
Come avvengono i ricoveri d’urgenza
I ricoveri urgenti possono avvenire senza alcuna procedura amministrativa preventiva, che viene fatta successivamente. Il ricovero d’urgenza può avvenire sia in ospedali pubblici sia in case di cura convenzionate e non convenzionate.
Come sono regolati i ricoveri per malattie croniche per lungo-degenti
Questi tipi di ricovero possono avvenire in strutture pubbliche o convenzionate. Le spese di degenza sono in parte o totalmente a carico dell’Ente pubblico.
Una volta compiute le formalità amministrative, il ricovero è immediato
No, la domanda di ricovero viene inserita in una lista di attesa, che può richiedere anche tempi lunghi prima di essere soddisfatta.
È possibile ottenere l’assistenza infermieristica a domicilio
Attualmente questo tipo di assistenza non è compresa dal Servizio sanitarie nazionale. Nei casi di effettiva necessità può però essere fornita, su segnalazione del servizio sociale del Comune agli organi sanitari.
Il cittadino italiano può usufruire dell’assistenza sanitaria anche all’estero
Sì, sia nei paesi della Unione Europea sia in quelli extracomunitari in base a convenzioni con l’Italia.
Per maggiori informazioni ci si deve rivolgere alla USL, che fornirà anche la documentazione attestante il diritto ad usufruire del servizio sanitario all’estero.
Che cosa deve fare il cittadino che vuole curarsi all’estero
Deve recarsi presso la propria USL ed informarsi sulle norme che riguardano il suo caso. Gli eventuali interventi riguarderanno comunque solo il ricovero ospedaliero all’estero.
In generale la USL autorizza le cure all’estero quando le strutture pubbliche o private italiane non sono in grado di soddisfare adeguatamente la richiesta in tempo utile o se c’è necessità di ottenere prestazioni all’estero da parte di centri «altamente specializzati».
Come è regolata l’assistenza sanitaria per i cittadini italiani residenti all’estero
Negli Stati della Unione Europea e in quelli che hanno convenzioni con il nostro Paese, i ricoveri diretti d’urgenza sono gratuiti e possono avvenire in ospedali pubblici o cliniche convenzionate.
Nei Paesi extracomunitari che non hanno convenzioni con l’Italia (ad es. Stati Uniti e Svizzera) i ricoveri sono a totale carico del paziente con la possibilità di ottenere un successivo rimborso delle spese.
Che cosa devono fare i cittadini italiani residenti all’estero, e temporaneamente in Italia, che hanno bisogno dell’assistenza sanitaria
Devono regolarizzare la loro posizione presso la USL dell’ultimo Comune italiano dove hanno avuto la residenza.
Che cosa avviene se ci si deve recare all’estero per essere ricoverati in ospedali specializzati
I ricoveri in strutture altamente specializzate fuori dal nostro Paese possono essere gratuiti, una volta soddisfatte alcune condizioni sanitarie ed amministrative, variabili da Stato a Stato.
Che cosa è la guardia medica
È un servizio, totalmente gratuito, che può essere chiamato a qualsiasi ora nei casi di grave necessità; esso offre assistenza medica immediata a domicilio.
Gli accertamenti e i trattamenti sanitari possono essere imposti
Solo nei casi previsti dalla legge, ma sempre nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili.
Questi interventi sono disposti con provvedimento del Sindaco, su proposta motivata di un medico, convalidata da un medico della struttura sanitaria competente.
Dopo 48 ore dal ricovero l’iniziativa deve essere comunicata al Giudice tutelare competente.
Dove e quando possono essere prestate le cure per persone affette da malattie mentali
Queste cure possono essere prestate nei servizi psichiatrici degli ospedali generali ma solo se esistono alterazioni psichiche tali da renderlo indispensabile; altrimenti vengono adottate misure sanitarie adeguate al di fuori dell’ospedale.
Quali sono i compiti del Giudice tutelare
Una volta ricevuta l’informazione del ricovero forzato del malato di mente, cosa che deve essere fatta entro le 48 ore dal ricovero, il Giudice può convalidare o non convalidare il ricovero, e deve darne comunicazione al Sindaco. Quando necessario, adotta provvedimenti urgenti per conservare ed amministrare il patrimonio dell’infermo.
Che cosa succede se il ricovero del malato di mente dura più di una settimana
Dopo il settimo giorno di ricovero, il medico competente del servizio psichiatrico deve informare il Sindaco, che a sua volta informa il Giudice tutelare circa la durata prevista del ricovero.
È possibile opporsi ad un trattamento sanitario obbligatorio
Chi ne è sottoposto, o chi ne abbia interesse, può presentare al Tribunale ricorso contro il provvedimento di ricovero convalidato dal Giudice tutelare.
Chi è responsabile, amministrativamente, dell’assistenza psichiatrica ospedaliera
Le Regioni, sia quelle ordinarie sia quelle a statuto speciale.
Dove vengono eseguiti i trattamenti sanitari per i malati di mente
Presso i servizi sanitari e presìdi extra-ospedalieri che hanno il compito di prevenire e riabilitare i malati di mente. Lo scopo è quello di favorire una piena integrazione del malato mentale nella sua vita familiare e sociale.
Che cosa avviene se il cittadino ricoverato è straniero o apolide
Il provvedimento deve essere comunicato al Ministero dell’Interno e al consolato del Paese di appartenenza del ricoverato. La comunicazione avviene tramite il Prefetto.
Quali sono i servizi socio-sanitari territoriali
Sono:
a. i Consultori familiari
b. le Unita territoriali di riabilitazione (UTR);
c. i Centri di igiene mentale (CIM).
Da chi è svolta la consulenza nei Consultori familiari
Da persone qualificate in medicina, psicologia, pedagogia, assistenza sociale e, in alcune Regioni, anche in materie legali.
Quali compiti svolgono i Consultori familiari
Assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità e paternità, e per i problemi che riguardano le relazioni personali nella coppia e quelle dei genitori con i figli.
I Consultori familiari sono rivolti anche ai problemi dei minori
Sì, i minori vengono considerati con particolare attenzione, sia per quanto riguarda i loro rapporti con i genitori ed i fratelli, sia per tutti gli altri aspetti della problematica minorile, adozione e affidamento compresi.
Riguardo alla procreazione responsabile, in che cosa consiste il servizio dei Consultori familiari
Nel somministrare tutti i mezzi necessari, anche di carattere informativo e indicativo, per raggiungere le finalità liberamente scelte dalla coppia e dal singolo. Questo sempre nel rispetto delle convinzioni etiche e morali dei singoli, della coppia e della famiglia e dell’integrità fisica.
Che ruolo svolgono i Consultori nei confronti della donna
Considerato che la donna nella procreazione è coinvolta più direttamente dell’uomo, il Consultorio ha il fine di tutelare la salute della madre e del bambino fin dal suo concepimento, nonché quella di divulgare le informazioni idonee a promuovere e prevenire la gravidanza.
Una donna vi si può rivolgere anche per pratiche e analisi necessarie per la interruzione volontaria della gravidanza, nonché per il Pap-test per la prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile.
Da chi sono istituiti e gestiti i Consultori familiari
Possono essere istituiti e gestiti dai Comuni, da un consorzio di Comuni e dalle USL nonché da associazioni ed enti privati che hanno finalità sociali, sanitarie ed assistenziali senza scopo di lucro, in gestione diretta e convenzionata con le USL.
Il servizio di consulenza prestato dai Consultori familiari è gratuito
Sì, anche per i cittadini stranieri che risiedono e soggiornano, anche temporaneamente, in Italia.
Dove si trova l’indirizzo dei Consultori familiari
Sull’elenco telefonico, alla voce «Unità sanitarie locali» per quanto riguarda i Consultori pubblici e alla voce «Consultori» per quelli non pubblici.
Che cosa sono le Unita territoriali di riabilitazione
Sono i centri che si occupano dei problemi delle persone portatrici di handicaps.
Quali sono i compiti delle Unità territoriali di riabilitazione
Hanno la funzione di prevenzione, di diagnosi precoce, di attività clinico-diagnostica e di assistenza ambulatoriale.
Una particolare attenzione è rivolta ai neonati e ai bambini. Inoltre i centri promuovono e tutelano l’inserimento delle persone portatrici di handicap nel contesto sociale e promuovono opere di informazione in favore del superamento di tutte le condizioni e le situazioni di emarginazione, favorendo la partecipazione di chi è portatore di handicap e delle loro famiglie alla gestione stessa del servizio.
Che cosa sono i Centri di igiene mentale
Sono centri di assistenza alle persene inferme di mente. Non seno ancora presenti in tutte le Regioni italiane.
Esistono altri servizi sociosanitari
Sì. I più importanti sono il Servizio psicosociale per l’infanzia e l’età evolutiva, le Unità operative per la tutela dei minori (nei casi di abuso, violenza, malattie, maltrattamenti e trascuratezza), i Centri occupazionali diurni educativi e scolastici speciali (per portatori di handicap), il Servizio materno-infantile (vi appartiene anche il Consultorio pediatrico), il Servizio per le alcoldipendenze, i Servizi infermieristici in ambulatorio o a domicilio (per gli anziani), la Guardia medica, la Medicina scolastica.
Essi possono variare da Regione a Regione, per cui è bene informarsi presso la propria USL o presso i Consultori familiari.
Quali sono i compiti del Servizio sanitario nazionale nel settore delle tossicodipendenze
I Servizi di prevenzione cura e riabilitazione (SER.T.) delle USL svolgono sia compiti di prima accoglienza e di sostegno del tossicodipendente sia di avvio verso servizi di secondo livello e danno anche sostegno alle famiglie.
Inoltre prevedono un programma terapeutico e cura volontaria con garanzia di anonimato per chi fa uso personale di stupefacenti. Per usufruire di questi servizi ci si deve rivolgere agli ambulatori e servizi territoriali delle USL.
L’assistenza è completamente gratuita. Gli interessati, a loro richiesta, possono beneficiare dell’anonimato.
Che cosa sono le comunità terapeutiche
Esse costituiscono, accanto a quello della sanità, un altro e decisivo settore d’intervento per il recupero del tossicodipendente e per il suo reinserimento sociale.
Quali sono le misure di sostegno previste per il reinserimento del lavoratone tossicodipendente che vuole disintossicarsi
Per consentire cure e recupero è previsto un periodo di aspettativa della durata non superiore ai 3 anni.
Tale aspettativa può estendersi anche ai familiari per assicurare al congiunto il sostegno necessario.
La legge considera soltanto la prevenzione, il recupero e il reinserimento sociale?
No. Prevede anche misure repressive che mirano alla lotta al traffico e al consumo di droga.
Quali sanzioni sono previste per la detenzione di droga ad uso personale
Se si tratta di uso personale e occasionale di droghe leggere, il Prefetto, per una sola volta, invita a non usare più droghe e archivia il caso.
In caso di detenzione di dose giornaliera, la cui quantità è fissata con decreto del Ministero della Sanità, per le prime due volte sono previste misure amministrative disposte dal Prefetto; in alternativa il tossicodipendente può accettare di curarsi.
Dalla terza volta in poi, sono previste più gravi misure amministrative, disposte sempre dal Prefetto.
Per una sola volta, in alternativa il tossicodipendente può accettare di curarsi. In caso di violazione delle misure disposte dal Prefetto si applica l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda.
E se si va oltre la dose giornaliera personale?
La normativa contro la produzione, il traffico e la detenzione di sostanze stupefacenti prevede la reclusione da 8 a 20 anni e la multa.
Pene più lievi sono tuttavia previste in relazione alla quantità e alla qualità delle sostanze: la reclusione da 1 a 6 anni e la multa per le droghe pesanti; la reclusione da 6 mesi a 4 anni e la multa per le droghe leggere.
Quali sono le aggravanti di questi reati
In genere, tutte le volte in cui sono coinvolti minori, le sostanze sono adulterate o si fa uso di armi.
In quale caso è possibile la sospensione della pena detentiva
Ciò è possibile quando un tossicodipendente, condannato a non più di 4 anni di carcere per un reato relativo al suo stato, accetta di curarsi. In questo caso la pena può essere sospesa per 5 anni e per una sola volta. Se la cura ha successo, il reato si estingue.
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