L’assegno di mantenimento del coniuge (moglie marito) separato: requisiti e calcolo | Avvocato
L’assegno di mantenimento del coniuge (moglie marito) separato più debole è una forma di assistenza materiale tra moglie e marito in quanto la separazione non scioglie il matrimonio ma si limita ad attenuarne alcuni effetti. Se il richiedente possiede determinati requisiti, il calcolo dell’assegno viene effettuato sulla base della condizione economica dei coniugi.
Quali sono i requisiti per ottenere l’assegno di mantenimento
Per poter ricevere l’assegno di mantenimento, salvo diversi accordi raggiunti dalla coppia, il coniuge deve svolgere espressa domanda in sede di separazione giudiziale la quale non deve essere addebitabile al richiedente.
Il Giudice deve accertare che il coniuge che chiede l’assegno non abbia redditi propri che gli permettano di mantenere un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio o, quantomeno, che non possa procurarseli per ragioni oggettive.
Su questo punto la Corte di Cassazione, con la nota sentenza Berlusconi-Lario, ha precisato che in caso di separazione il criterio del tenore di vita debba essere ancora tenuto in considerazione contrariamente a quanto dovrebbe accadere in sede di divorzio.
In ultimo deve essere riscontrata la disparità economica tra moglie marito ossia deve essere dimostrato che il coniuge richiedente ha un reddito inferiore di quello che dovrebbe versare l’assegno. Questa disamina non deve avere ad oggetto solo i redditi da lavoro ma, più in generale, tutta la consistenza patrimoniale di entrambi (proprietà immobiliari, partecipazioni societarie, azioni, obbligazioni, denaro ecc.). Deve essere tenuto in considerazione anche l’apporto conferito da ciascun coniuge alla vita familiare.
Come si calcola l’assegno di mantenimento
Non esiste una regola matematica da applicare per calcolare l’assegno. La legge stabilisce che solo il Giudice può deciderne l’entità. Esistono, tuttavia, modelli di calcolo ed interpretazioni giurisprudenziali che forniscono direttive da applicare ma il Giudice non è obbligato ad uniformarsi.
Per questo nella fase istruttoria la comparazione dello stato economico globale dei coniugi, che varia da separazione a separazione, è importante essendo l’unico modo per capire se ci sia davvero uno squilibrio tra le capacità delle parti.
La rappresentazione delle situazioni patrimoniali e di tutte le attività economicamente rilevanti della coppia permetteranno al Tribunale di individuare in maniera obiettiva l’ammontare dell’assegno che spetta al coniuge più debole.
Per questo motivo è importante chiedere assistenza legale ad uno Studio che possa non solo consigliare la parte dal punto di vista giuridico ma che possa contare su un team di Professionisti multidisciplinari, che operano su diversi livelli, anche all’estero nel caso in cui sia necessario, al fine di poter avviare indagini approfondite che chiariscano le condizioni economiche di moglie e marito.
Cos’è il tenore di vita potenziale
Il tenore di vita potenziale della coppia corrisponde all’effettiva capacità economica e si valuta in base ai redditi ed alle altre utilità patrimoniali percepite e possedute. Esso può variare da quello reale in quanto marito e moglie, nonostante abbiano una situazione economica agiata, possono decidere di seguire uno stile di vita parco ed orientato al risparmio. In questi casi l’assegno di mantenimento deve essere determinato in base alle effettive condizioni economiche e non allo stile di vita volutamente “contenuto”.
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