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L’AVVOCATO DEVE RISPETTARE GLI IMPEGNI ASSUNTI CON UN COLLEGA PER IL COMPIMENTO DI ATTI PROCESSUALI
Non mantenere la parola data è una grave mancanza deontologica (Cassazione Sezioni Unite Civili n. 15713 del 12 dicembre 2001, Pres. Cantillo, Rel. Paolini). L’avvocato che, in vista di un possibile accordo transattivi, prometta ad un collega di rinunciare ad un decreto ingiuntivo ottenuto per un cliente, inducendolo a non proporre opposizione e invece, una […]
LA CORTE DI CASSAZIONE HA IL DOVERE DI FEDELTÀ AI PROPRI PRECEDENTI
Perché deve assicurare l’uniforme interpretazione della legge e l’unità del diritto oggettivo nazionale (Cassazione Sezione Lavoro n. 16152 del 21 dicembre 2001, Pres. Ianniruberto, Rel. Figurelli). In base all’ordinamento giudiziario la Cassazione ha il dovere di assicurare l’esatta osservanza, l’uniforme interpretazione della legge e l’unità del diritto oggettivo nazionale. Ciò comporta per la Corte il […]
IL GIUDICE DEVE LIQUIDARE GLI ONORARI DI AVVOCATO TENENDO CONTO DELLA SOMMA ATTRIBUITA ALLA PARTE VITTORIOSA E NON DI QUELLA DA ESSA DOMANDATA
Si applicano le tariffe vigenti al momento della decisione (Cassazione Sezione Terza Civile n. 738 del 23 gennaio 2002, Pres. Giustiniani, Rel. Segreto). I crediti dei professionisti forensi per le prestazioni eseguite a favore di propri clienti vanno liquidati dal giudice, per quanto concerne i diritti di procuratore, in base alle tariffe vigenti all’epoca delle […]
UN MAGISTRATO NON PUO’ COMMENTARE UNA SENTENZA IN TERMINI OFFENSIVI PER I COLLEGHI CHE L’HANNO PRONUNCIATA
Con dichiarazioni alla stampa (Cassazione Sezioni Unite Civili n. 800 del 24 gennaio 2002 Pres. Vessia, Rel. Paolini). Il magistrato Cristoforo B., pubblico ministero in un processo per omicidio davanti alla Corte di Assise di Appello di L’Aquila, ha reagito alla sentenza di assoluzione dell’imputato con dichiarazioni fortemente critiche rilasciate ai giornali quali: “Una sentenza […]
L’AVVOCATO NON PUO’ TRATTENERE LE SOMME RISCOSSE PER CONTO DEL CLIENTE NE’ RICORRERE AD UNA COMPENSAZIONE CON I PROPRI ONORARI
Comportamento vietato dal codice deontologico (Cassazione Sezioni Unite Civili n. 1149 del 29 gennaio 2002, Pres. Amirante, Rel. Preden). L’avvocato Giorgio C. è stato sottoposto a procedimento disciplinare dal Consiglio dell’Ordine di Roma con l’addebito di avere trattenuto per circa due anni una somma da lui riscossa per conto di un cliente e di avere, […]
I RITARDI DELLE POSTE POSSONO LEDERE IL DIRITTO DI DIFESA
Questione di legittimità costituzionale delle norme in materia di notifica a mezzo posta (Cassazione Sezione Prima Civile, ordinanza n. 1390 del 2 febbraio 2002, Pres. Losavio, Rel. Adamo). Giovanbattista R. ha proposto ricorso per cassazione contro una sentenza della Corte d’Appello di L’Aquila relativa ad una controversia con l’Enel in materia di indennità di asservimento […]
E’ INCOSTITUZIONALE L’AUTOMATICA APPLICAZIONE DI UNA SANZIONE PECUNIARIA IN CASO DI RIGETTO DELLA ISTANZA DI RICUSAZIONE DEL GIUDICE
Per contrasto con gli articoli 3 e 24 della Costituzione (Corte Costituzionale n. 78 del 21 marzo 2002, Pres. Ruperto, Red. Onida). Il Giudice civile può essere ricusato dalla parte nei casi previsti dall’art. 51 cod. proc. civ. (interesse nella causa, legame di parentela, grave inimicizia etc.). L’art. 54 cod. proc. civ. prevede che, in […]
L’IMPARZIALITA’ DEL GIUDICE NON È SOLTANTO UN’ESIGENZA CONNESSA ALLA CORRETTA AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA, MA FORMA OGGETTO DI UN DIRITTO DEL CITTADINO
In virtù dell’art. 111 della Costituzione e dell’art. 6 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo (Cassazione Sezione Prima Civile n. 4297 del 26 marzo 2002, Pres. Saggio, Rel. Salvago). Il nuovo testo dell’art. 111 della Costituzione stabilisce che la giurisdizione si attua mediante il giusto processo che deve svolgersi “davanti ad un giudice […]
NEL PROCESSO DEL LAVORO LA MANCATA CONTESTAZIONE DEI FATTI ESCLUDE LA NECESSITÀ DI INDAGINI ISTRUTTORIE
Per necessità di concentrazione ed efficienza processuale (Cassazione Sezione Lavoro n. 5526 del 17 aprile 2002, Pres. Sciarelli, Rel. De Matteis). Nel processo del lavoro il legislatore ha attribuito un particolare valore al principio di “non contestazione”. Fondamento essenziale della disciplina di tale processo è che l’attore avanzi tutte le proprie pretese ed esponga i […]
SPETTA AL DATORE DI LAVORO PROVARE CHE LA SUA AZIENDA HA MENO DI 16 DIPENDENTI, SE VUOLE EVITARE LA REINTEGRAZIONE DEL LAVORATORE, INGIUSTAMENTE LICENZIATO, IN BASE ALL’ART. 18 ST. LAV.
Contrasto di giurisprudenza nella Suprema Corte (Cassazione Sezione Lavoro n. 7227 del 17 maggio 2002, Pres. Senese, Rel. Filadoro). In base all’art. 18 St. Lav., in caso di licenziamento illegittimo la reintegrazione nel posto di lavoro può essere disposta dal Giudice nei confronti di aziende che abbiano più di 15 dipendenti. La legge però non […]