Incidente stradale: il cellulare in moto e il risarcimento del danno
Utilizzare il cellulare mentre si guida una moto, oltre ad essere molto pericoloso per sé e per gli altri, può portare al ritiro della patente, ma non solo: in caso di incidente l’assicurazione potrebbe non risarcire il danno.
L’assicurazione infatti potrebbe considerare l’utilizzo del cellulare come un concorso di colpa nella causazione dell’incidente. In alcune ipotesi, però, il grado del concorso di colpa potrebbe diminuire o addirittura essere ininfluente, si pensi al motociclista che fermo al semaforo risponde ad una telefonata e viene investito da una macchina che non rispetta il semaforo.
Per ottenere l’intero risarcimento, infatti, è necessario dimostrare che l’utilizzo del cellulare non è stato la causa dell’incidente. Il motociclista perciò dovrà pagare una multa per non aver rispettato il codice della strada, ma potrà vedersi risarcire l’intero danno.
I danni risarcibili
A seguito di incidente stradale si subisce un danno per il quale si richiede il risarcimento. Da un lato c’è la categoria del danno patrimoniale che riguarda quei danni che intaccano i soldi del danneggiato, mentre dall’altro c’è il danno non patrimoniale (biologico, morale, esistenziale) che, in questi casi, riguarda quei danni che vanno a toccare la salute intesa in senso fisico e psicologico.
In caso di guida con il cellulare, l’assicurazione tende a diminuire il risarcimento del danno in percentuali variabili, valutando quanto l’utilizzo del cellulare abbia causato l’incidente e quindi stabilendo il concorso di colpa del danneggiato nell’incidente.
Le caratteristiche del danno patrimoniale nell’incidente stradale
Il danno patrimoniale si divide in danno emergente e lucro cessante. Il danno emergente è quel danno che va direttamente a toccare il patrimonio del danneggiato, mentre il lucro cessante riguarda i guadagni che il danneggiato non è riuscito ad ottenere a causa dell’incidente.
Il danno emergente nell’incidente stradale
Si potrà richiedere tutti i costi già sostenuti dal danneggiato, ovviamente documentandoli, ma fare anche una previsione per i danni futuri:
– danni passati: ad esempio costi di riparazione della moto, costi delle medicine, costi per le visite mediche, costi per le terapie, costi per acquisto di cose rovinate nell’incidente, costi per personale che viene ad aiutare in casa ecc.
– danni futuri: ad esempio per le terapie future, le medicine che si dovranno comprare, le visite di controllo, le persone che dovranno venire in casa per l’assistenza ecc.
Ovviamente, in caso di richiesta di danni futuri sarà necessario un approccio quasi matematico che dimostri la necessità di quelle spese future e la certezza che verranno sostenute.
La richiesta dei danni futuri è molto importante perché, a volte, capita che una volta conclusa la trattativa con l’assicurazione ci se renda conto di dover sostenere ulteriori spese che non erano state considerate e che l’assicurazione non riconoscerà in quanto la situazione è stata già chiusa precedentemente.
Il lucro cessante da incidente stradale
– lavorativo: ad esempio l’impossibilità di guadagno per il libero professionista, l’impossibilità di prendere lo stipendio per un lavoratore, la diminuzione del reddito rispetto al periodo precedente;
– perdita di chance: ad esempio la perdita di un’opportunità, la mancata conclusione di un contratto, la mancata promozione in ambito lavorativo, la mancata partecipazione ad un concorso pubblico.
La dimostrazione del danno emergente è sicuramente più agevole rispetto ad alcuni casi che riguardano il lucro cessante, per il quale è necessario dimostrare che il mancato guadagno sia una diretta conseguenza dell’incidente. Per quanto riguarda la perdita di chance, il danneggiato dovrà utilizzare tutti i metodi per dimostrare che l’opportunità (la chance) era probabile, infatti molte assicurazioni si oppongono al risarcimento di tale voce perché non è mai certo che la chance si sarebbe verificata, ma appunto la giurisprudenza su casi simili parla di probabilità e non di certezza.
Questi risarcimenti possono trasformarsi in cifre molto alte che, proprio per tale motivo, potrebbero non essere riconosciute automaticamente dall’assicurazione del danneggiato che comunque tende a non riconoscere alcun danno o cifre non del tutto documentate. In questi casi l’assistenza di un avvocato diventa fondamentale per ottenere l’intero riconoscimento del danno, invece che farsi convincere dalle tesi dell’assicurazione.
Le caratteristiche del danno non patrimoniale per incidente stradale
Il danno non patrimoniale si divide in danno biologico, morale ed esistenziale:
Danno biologico da incidente stradale
Il danneggiato subisce lesioni a livello fisico o psicologico così gravi da modificare la qualità della sua vita, ad esempio una donna che abbia subito una ferita profonda sul viso o, peggio, l’amputazione di un braccio, oppure quei danni a livello mentale che pur se non visibili esteriormente danneggiano l’equilibrio psicologico della persona.
In questi casi riuscire a valutare il vero danno subito è molto difficile: avvalendosi di professionisti si potrà ottenere certificati medici e perizie per poter stabilire il tipo di invalidità del danneggiato. Una valutazione sbagliata, infatti, può portare ad un risarcimento molto più basso di quello dovuto.
Danno morale da incidente stradale
Le agitazioni e le ansie sofferte a causa di un incidente stradale anche se sono passeggere.
In questo caso riuscire a provare l’ansia o la depressione momentanea che si prova a causa dell’incidente è molto difficile ed è sempre necessario farsi assistere da un avvocato esperto che possa consigliare i professionisti che sia in grado di accertare questo danno.
Danno esistenziale da incidente stradale
L’incidente stradale costringe il danneggiato a modificare le proprie abitudini e la propria vita con il risultato di rinunciare ai propri sogni ed ai propri desideri.
In questo caso è fondamentale verificare se l’incidente ha modificato le abitudini del danneggiato o anche se ha complicato le dinamiche familiari. Si pensi alla moglie che a causa dell’incidente ha sempre paura di uscire di casa e quindi il marito è costretto a sostituirla in tutte quelle situazioni in cui è necessario uscire (portare i figli a scuola, fare la spesa, pagare le bollette, andare in lavanderia, accompagnare i figli alle attività sportive ecc.).
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Questi danni che non sono esattamente visibili e riconoscibili, risultano di difficile valutazione oltre che di difficile quantificazione ed è per questo che un avvocato esperto potrà, con l’aiuto di medici e consulenti, dimostrare l’esistenza di questi danni.
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