Caduta al supermercato: risarcimento del danno e responsabilità del proprietario
Avvocato per risarcimento danni| Studio Legale Marzorati
Il cittadino che inciampa nelle scale mobili di un supermercato e si provoca una caduta o scivola perché c’è bagnato ha diritto ad ottenere il risarcimento del danno dal proprietario del supermercato o da chi è addetto alla sicurezza. Nel caso di caduta pertanto, valutando attentamente la situazione, è possibile ottenere il risarcimento per i danni subiti.
Non basta la caduta per ottenere il risarcimento del danno
Il solo fatto di una caduta non giustifica il risarcimento dei danni da parte del supermercato, infatti, nel caso in cui la caduta si sia verificata per un caso fortuito ossia per un fatto imprevedibile e inevitabile come per esempio la rottura di una bottiglia di olio, oppure il blocco improvviso della scala mobile, non sempre è possibile ottenere il risarcimento. Il caso fortuito inoltre potrebbe consistere nel comportamento del danneggiato che possa aver agevolato il rischio del danno: è il caso di chi cammina guardando il cellulare e cade. Ovviamente anche in questi casi è sempre possibile ottenere il giusto risarcimento cercando in primo luogo di verificare se il supermercato abbia rispettato i propri obblighi che si concentrano nel garantire la sicurezza all’interno. Sarà, pertanto necessario, comprendere come sono andati i fatti e se il pericolo fosse visibile. Allo stesso tempo sarà necessario comprendere se anche il comportamento del danneggiato abbia favorito l’incidente.
Il pericolo che provoca la caduta come insidia e trabocchetto
Uno degli aspetti fondamentali per ottenere il risarcimento risulta essere quello per cui ciò che provoca la caduta sia identificata come “insidia e trabocchetto” nel senso che la situazione di pericolo non fosse visibile. Anche in questo caso, con l’aiuto di rilevazioni tecniche e di professionisti è sempre possibile identificare la responsabilità di chi doveva provvedere all’incolumità delle persone nel supermercato e di chi doveva segnalare l’eventuale pericolo.
A chi richiedere il risarcimento
In caso di caduta in un supermercato, sarà necessario comprendere contro chi agire per richiedere il risarcimento dei danni subiti dal danneggiato. In questi casi è possibile richiedere direttamente al supermercato il risarcimento del danno, in quanto obbligato a garantire la sicurezza al suo interno. Ciò non toglie che sia anche possibile richiedere il risarcimento alla società che stava effettuando le pulizie e che ha provocato la caduta, magari a causa del pavimento bagnato o che comunque non ha segnalato il pericolo.
I danni risarcibili
A seguito della caduta si subisce un danno per il quale si richiede il risarcimento. Da un lato c’è la categoria del danno patrimoniale che riguarda quei danni che intaccano i soldi del danneggiato, mentre dall’altro c’è il danno non patrimoniale (biologico, morale, esistenziale) che, in questi casi, riguarda quei danni che vanno a toccare la salute intesa in senso fisico e psicologico.
Le caratteristiche del danno patrimoniale a seguito di caduta
Il danno patrimoniale si divide in danno emergente e lucro cessante. Il danno emergente è quel danno che va direttamente a toccare il patrimonio del danneggiato, mentre il lucro cessante riguarda i guadagni che il danneggiato non è riuscito ad ottenere a causa della incidente.
Il danno emergente
Un avvocato esperto potrà richiedere tutti i costi già sostenuti dal danneggiato, ovviamente documentandoli, ma fare anche una previsione per i danni futuri:
– danni passati: ad esempio costi delle medicine, costi per le visite mediche, costi per le terapie, costi per acquisto di cose rovinate nella caduta, costi per personale che viene ad aiutare in casa ecc.
– danni futuri: ad esempio per le terapie future, le medicine che si dovranno comprare, le visite di controllo, le persone che dovranno venire in casa per l’assistenza ecc.
Ovviamente, in caso di richiesta di danni futuri sarà necessario un approccio quasi matematico che dimostri la necessità di quelle spese future e la certezza che verranno sostenute.
La richiesta dei danni futuri è molto importante perché, a volte, capita che ci se renda conto di dover sostenere ulteriori spese che non erano state considerate e che, se non richieste immediatamente, non sarà possibile ottenere.
Il lucro cessante
In questo caso, farsi assistere da un avvocato permette di richiedere tutto quanto è giusto per ottenere il ristoro per le perdite subite:
– lavorativo: ad esempio l’impossibilità di guadagno per il libero professionista, l’impossibilità di prendere lo stipendio per un lavoratore, la diminuzione del reddito rispetto al periodo precedente;
– perdita di chance: ad esempio la perdita di un’opportunità, la mancata conclusione di un contratto, la mancata promozione in ambito lavorativo, la mancata partecipazione ad un concorso pubblico.
La dimostrazione del danno emergente è sicuramente più agevole rispetto ad alcuni casi che riguardano il lucro cessante, per il quale è necessario dimostrare che il mancato guadagno sia una diretta conseguenza della caduta. Per quanto riguarda la perdita di chance, l’avvocato del danneggiato dovrà utilizzare tutti i metodi dati dall’esperienza in questo campo per dimostrare che l’opportunità (la chance) era probabile, infatti la giurisprudenza su casi simili parla di probabilità e non di certezza.
Le caratteristiche del danno non patrimoniale
Il danno non patrimoniale si divide in danno biologico, morale ed esistenziale:
Danno biologico da caduta
Il danneggiato subisce lesioni a livello fisico o psicologico così gravi da modificare la qualità della sua vita, ad esempio una persona che abbia subito una ferita profonda sul viso o, peggio, l’amputazione di un braccio, oppure quei danni a livello mentale che pur se non visibili esteriormente danneggiano l’equilibrio psicologico della persona.
In questi casi riuscire a valutare il vero danno subito è molto difficile: è necessario farsi assistere da un avvocato che avvalendosi di professionisti potrà ottenere certificati medici e perizie per poter stabilire il tipo di invalidità del danneggiato. Una valutazione sbagliata, infatti, può portare ad un risarcimento molto più basso di quello dovuto.
Danno morale da caduta
Le agitazioni e le ansie sofferte a causa di una caduta anche se sono passeggere.
In questo caso riuscire a provare l’ansia o la depressione momentanea che si prova a causa della caduta è molto difficile ed è sempre necessario farsi assistere da un avvocato esperto che possa consigliare il professionista che sia in grado di accertare questo danno.
Danno esistenziale da incidente
La caduta costringe il danneggiato a modificare le proprie abitudini e la propria vita con il risultato di rinunciare ai propri sogni ed ai propri desideri.
In questo caso è fondamentale verificare se l’incidente ha modificato le abitudini del danneggiato o anche se ha complicato le dinamiche familiari. Si pensi alla moglie che a causa della incidente ha sempre paura di uscire di casa e quindi il marito è costretto a sostituirla in tutte quelle situazioni in cui è necessario uscire (portare i figli a scuola, fare la spesa, pagare le bollette, andare in lavanderia, accompagnare i figli alle attività sportive ecc.).
Questi danni che non sono esattamente visibili e riconoscibili, risultano di difficile valutazione oltre che di difficile quantificazione ed è per questo che un avvocato esperto potrà, con l’aiuto di medici e consulenti, dimostrare l’esistenza di questi danni.
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