Trasferimento in Italia con il figlio senza autorizzazione: tutela con Avvocato italiano diritto di famiglia
Studio Legale Marzorati | Avvocato Milano
Il trasferimento in Italia del figlio che vive all’estero, senza l’autorizzazione di entrambi i genitori, può configurare una sottrazione internazionale di minore. Madre o padre che decidono di trasferirsi possono rivolgersi ad un Avvocato italiano che abbia un’approfondita conoscenza del diritto di famiglia, per individuare le possibili azioni di tutela.
In questi casi è necessario verificare la posizione di entrambi i genitori per individuare le condizioni che hanno causato l’espatrio non autorizzato. È possibile, infatti, che in base alla legge applicabile al caso concreto il genitore sia giustificato a portare via il bambino e possa trovare una tutela legale.
La difesa in Italia nel procedimento di rimpatrio del minore
Nei casi in cui un minore, che risiede all’estro, è portato in Italia da uno dei due genitori senza l’autorizzazione dell’altro quest’ultimo potrebbe attivare la procedura di rimpatrio nello Stato di residenza secondo le disposizioni della Convenzione de L’Aja del 1980 oppure secondo la legge interna del Paese di residenza, se per lui più favorevole.
In questo caso la madre o il padre, una volta localizzati in Italia, potrebbero essere invitati dalle forze dell’ordine Italiane o dalla polizia frontaliera a mettersi in contatto con l’Autorità Centrale, istituita presso il Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità sito in Roma. L’Autorità ha il compito di acquisire le prime informazioni sulle motivazioni che hanno causato il trasferimento e tentare la conciliazione con l’altro genitore per il rientro del bambino nel Paese di residenza.
In questa fase rivolgersi ad un Avvocato italiano, specializzato in diritto di famiglia, può dare a genitore, soprattutto se straniero, il vantaggio di essere affidato ad un Professionista che conosce la procedura giudiziaria, oltre che la lingua, e può tenere i contatti con l’Autorità centrale e con le forze dell’ordine.
Nel caso in cui la conciliazione non riesca, e lo Stato di destinazione è firmatario della Convenzione de L’Aja del 1980, il genitore deve partecipare al giudizio di rimpatrio che viene svolto dinanzi al Tribunale per i Minorenni italiano competente per territorio.
Durante questa causa l’assistenza di un Avvocato italiano è obbligatoria, oltre che e consigliabile, in quanto il genitore deve illustrare tutti i motivi in fatto ed in diritto che hanno causato il trasferimento ed ottenere un provvedimento che lo giustifichi e lo dichiari legittimo (ad esempio perché nello Stato di residenza il minore era sottoposto ad un pericolo psicofisico, oppure per la sussistenza di maltrattamenti ad opera dell’altro genitore ecc.).
In caso contrario il Tribunale per i minorenni ordinerà il rimpatrio ed il genitore potrà opporsi chiedendo il riesame del provvedimento nello Stato estero di residenza del bambino.
Nel caso in cui il Paese di residenza non è firmatario della Convenzione de L’Aja del 1980 la procedura varia in base all’eventuale esistenza di convenzioni bilaterali con l’Italia oppure alla legislazione interna dello Stato estero.
Sempre in base alla legislazione interna della Nazione estera, la sottrazione del figlio potrebbe configurare anche un reato penale e prevedere una denuncia ai danni del genitore che si trasferisce, con il relativo rischio di subire un processo.
Le azioni da svolgere in Italia per evitare il rimpatrio del figlio
Sia durante le procedure internazionali illustrate nel precedente paragrafo che indipendentemente da esse, il genitore che si è trasferito in Italia e ritiene giustificato il trasferimento, può attivare le Autorità Giudiziarie italiane per tutelare il figlio ed evitare il rimpatrio.
I regolamenti europei ed internazionali in tema di affidamento e mantenimento dei figli minori prevedono una competenza giurisdizionale dei Tribunali dello Stato di residenza del bambino.
Il Tribunale italiano, quindi, non sarebbe il paese competente per emettere un provvedimento sull’affidamento o il mantenimento di un bambino che vive stabilmente all’estero.
Esistono alcune eccezioni a questa norma, tra cui le più rilevanti sono:
- la necessità dell’emissione di un provvedimento provvisorio ed urgente da parte del Giudice italiano a favore del bambino che si trova in Italia;
- la presenza di un legame evidente tra il bambino ed il territorio italiano (ad esempio dimostrando che il bambino si è ormai ambientato in Italia, oppure che uno dei genitori e parte della famiglia risiede in Italia ecc.).
A titolo esemplificativo possiamo indicare alcuni strumenti azionabili:
- nel caso in cui almeno uno dei genitori sia italiano e siano sposati è possibile chiedere la separazione giudiziale dei coniugi con l’affidamento esclusivo del bambino o la collocazione dello stesso dimostrando la presenza di uno dei due requisiti predetti;
- nel caso in cui almeno uno dei genitori sia italiano e siano già separati è possibile chiedere la modifica delle condizioni di separazione in merito all’affidamento del figlio ed al diritto di visita dello stesso dimostrando la presenza di uno dei due requisiti predetti;
- nel caso in cui almeno uno dei genitori sia italiano e siano già separati è possibile chiedere il divorzio giudiziale con l’affidamento esclusivo del bambino o la collocazione dello stesso dimostrando la presenza di uno dei due requisiti predetti;
- nel caso in cui almeno uno dei genitori sia italiano e non siano sposati è possibile introdurre un procedimento per la regolamentazione e la tutela della responsabilità genitoriale con l’affidamento esclusivo del bambino o la collocazione dello stesso dimostrando la presenza di uno dei due requisiti predetti;
- nel caso in cui i genitori siano stranieri e sposati è possibile introdurre un procedimento di separazione e divorzio in Italia in base alla legge dello Stato straniero di provenienza con la regolamentazione dell’affidamento del bambino o la collocazione dello stesso, dimostrando la presenza di uno dei due requisiti predetti;
- sia nel caso in cui i genitori siano stranieri che italiani è possibile chiedere l’intervento urgente del Giudice tutelare italiano per pronunciare un provvedimento provvisorio che, poi, possa essere fatto valere in un eventuale successivo giudizio di merito
Lo Studio legale Marzorati è specializzato in diritto di famiglia, anche internazionale, ed i suoi avvocati si occupano di tutela dei figli e della famiglia. Rivolgersi tempestivamente ad un Avvocato italiano specializzato è essenziale per avere assistenza legale e riuscire ad evitare il rientro del minore. Per seguire i Clienti in tutta Italia ed all’estero ha anche sviluppato un network di relazioni con professionisti qualificati.
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