Il tradimento può essere causa dell’addebito della separazione tra moglie e marito | Avvocato
Avvocato Separazione | Studio Legale Marzorati
Tradimento causa di addebito
Il tradimento è una violazione dell’obbligo di fedeltà tra moglie e marito. Nei giudizi di separazione è una causa che frequentemente porta alla pronuncia di addebito in capo al coniuge infedele. Non è corretto pensare che in presenza di un tradimento si possa sempre chiedere l’addebito.
Il Tribunale accoglie la domanda di addebito solo dopo aver verificato determinati elementi. Per questo è sempre utile chiedere la consulenza di un legale che valuti, caso per caso, l’esistenza – o meno – dei requisiti per chiedere l’addebito e delle prove che devono essere prodotte in causa. Senza la giusta istruttoria una causa di addebito per infedeltà sarebbe nettamente in salita per questo bisogna accertarsi di ottenere gli elementi di prova in modo lecito così da poterli produrre in giudizio.
Il valore dell’infedeltà nella causa di separazione
Quando si intende chiedere l’addebito della separazione la prova dell’adulterio non è l’unica che deve essere fornita al Giudice il quale deve effettuare una valutazione completa del caso concreto per capire se ricorrono le circostanze accogliere la domanda del coniuge.
Il presupposto affinché venga addebitata la separazione al coniuge infedele è il nesso di causalità tra il tradimento e l’intollerabilità della convivenza: deve essere dimostrato al Giudice che l’infedeltà è stata la causa scatenante della rottura dell’unione e, quindi, della volontà di separarsi.
Se, invece, la relazione extraconiugale inizia dopo una crisi già in atto, semplicemente perché era finito l’amore o per altre incompatibilità, sarebbe difficile ottenere la pronuncia di addebito.
Il Giudice, inoltre, deve sempre compiere una valutazione comparativa delle condotte dei due coniugi perché il comportamento di ciascuna parte dovrà essere considerato in funzione di quanto fatto dall’altro.
Per ottenere l’addebito, per esempio, può servire occorre la prova che l’adulterio abbia superato la sfera strettamente privata della coppia e, magari, abbia trovato un’ostentazione pubblica tale da umiliare il coniuge tradito o destare scandalo rovinandone la reputazione.
Il tradimento platonico può essere causa di addebito?
Per chiedere l’addebito non è necessario che ci sia stata una relazione sessuale, pertanto in linea di principio anche un rapporto platonico può portare all’accoglimento della domanda.
Ed infatti, perché si possa parlare di violazione dell’obbligo di fedeltà, può essere sufficiente un comportamento che lede l’onore e la reputazione del coniuge richiedente, senza quindi necessità di un tradimento fisico. È comunque necessario che il comportamento sia di una certa gravità o che procuri degli effetti di una certa gravità. Pensiamo, ad esempio, a ciò che potrebbe avvenire su una pagina Facebook qualora il marito incominci a corteggiare altre ragazze del gruppo, scrivendo continuamente frasi strane, inviando emoticons (i classici cuoricini, faccine, like), postando foto molto le classiche o vantandosi – non troppo velatamente – pubblicamente scrive.
A tal proposito in un contesto in cui le nostre vite sono preda dei social anche il tradimento platonico a mezzo di conversazioni virtuali e chat o videochat online può essere motivo di addebito nel caso in cui, ad esempio, diventi di dominio pubblico e coinvolga il coniuge tradito nella propria vita relazionale anche social.
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