Negoziazione assistita, cos’è, quali sono i tempi della separazione
Avvocato Separazione | Studio Legale Marzorati
Possibile separarsi fuori dal tribunale ma nello Studio dell’Avvocato?
La separazione fuori dal Tribunale con la negoziazione assistita in materia di famiglia è possibile. La legge consente ad una coppia di trattare fuori dal Tribunale le procedure consensualidi separazione, divorzio, scioglimento dell’unione civile e modifica delle relative condizioni. La pratica può essere gestita da almeno un Avvocato per parte.
Marito e moglie, quindi, possono arrivare ad una definizione in tempi molto più ridotti rispetto alla procedura in Tribunale.
Quando è possibile ricorrere alla negoziazione assistita
Possono scegliere la negoziazione assistita tutte le coppieche vogliono separarsi congiuntamente, anche nel caso in cui abbiano figli minori(o maggiorenni non autosufficienti o portatori di handicap) e debbano definire questioni patrimoniali, compreso l’assegno di mantenimento per il coniuge (o uno dei partner) o per la prole.
Come si svolge la negoziazione assistita
Quando il coniuge (o uno dei partner) si presenta singolarmente dall’Avvocato e decide di procedere con la negoziazione assistita, deve avvertire l’altrocon uno specifico invito ad accedere.
Una volta confermata la volontà di entrambii coniugi (o partners) di avvalersi della negoziazione gli devono fissare un incontro per tentare la conciliazione, dandone specifico atto.
Se la conciliazione fallisce si può procedere alla redazione dell’accordoa seconda delle condizioni raggiunte in relazione agli aspetti personali ed economici oltre che agli eventuali figli.
Uno dei due Studi, quindi, si occuperà di tutto l’aspetto burocratico senza che il Cliente debba comparire dinanzi al Giudice o recarsi presso gli Uffici giudiziari o svolgere alcuna attività ad eccezion fatta del reperimento della documentazione sotto indicata.
L’accordo raggiunto dovrà essere inoltrato alla Procura della Repubblicacompetente per territorio (solitamente individuato in base all’ultima residenza comune dei coniugi) per ottenere l’autorizzazione o nulla osta. Questo passaggio deve essere svolto tassativamente entro 10 giorni dalla conclusione in caso di coppia con figli.
Una volta ottenuto l’assenso da parte del PM la negoziazione dovrà essere certificataed inoltrata all’Ufficiale di stato civile del comune in cui il matrimonio è stato celebrato o trascritto entro 10 giorni dall’autorizzazione pena l’applicazione di una sanzione in denaro.
Il Comune, quindi, provvederà ad annotare l’accordo autorizzato sull’atto di matrimonio.
In quanto tempo si ottiene la separazione
La separazione in questo caso si ottiene con tempistiche molto ristrette.
Dopo aver individuato tutte le condizioni, anche economiche, che regoleranno i rapporti tra i coniugi e con i figli, l’iter si completa dopocirca un mese(ad eccezione di casi in cui la Procura della Repubblica competente sia eccessivamente carica di fascicoli e quindi ritardi nel rilascio delle autorizzazioni).
La data in cui i coniugi hanno raggiunto l’accordo è quella dalla quale decorrono gli effetti giuridicidella separazione. In caso di separazione dei coniugi decorre dalla data dell’accordo anche il termine per proporre lo scioglimento del matrimonio.
Cosa succede se il PM non concede il nulla osta
Se il PM non concede il nulla osta perché trova delle irregolarità nell’accordo o ritiene che alcune condizioni non rispettino i diritti dei coniugi (o dei partners) ne da comunicazione agli Avvocati, della coppia la quale può rinegoziare i patti raggiunti. Nel caso in cui le parti non trovassero più un accordo dovranno iniziare una procedura giudiziale.
Se le condizioni illegittime riguardino i figli il PM deve trasmettere l’accordo al Presidente del Tribunale entro 5 giorni. Il Presidente, esaminati i patti, può omologarli se non concorda con le valutazioni del pubblico ministero oppure può convocare le parti in udienzaemettendo, se necessario, un’ordinanza contenente i provvedimenti provvisori ed urgenti che sostituiscono gli aspetti dell’accordo da rivedere.
La coppia senza figli può rivolgersi all’Ufficiale di Stato Civile
Se la coppia non ha figlipuò scegliere una soluzione ancora più celere recandosi dall’Ufficiale di stato civiledel comune di residenza di almeno uno dei due coniugi, o nel quale è stato trascritto il matrimonio, a rendere la dichiarazione di volersi separare o divorziare o sciogliere l’unione civile.
Nell’accordo non possono essere contenute disposizioni patrimoniali(come trasferimenti di immobili o proprietà o assegno di mantenimento una tantum) ma solo l’obbligazione di versare l’assegno di mantenimento periodico.
Questa soluzione, seppure agevole e meno onerosa, deve essere ben valutata soprattutto per le questioni economiche perché le parti, senza l’assistenza di un Avvocato, potrebbero non essere in grado di valutare compiutamente la loro situazione patrimoniale e giungere ad un accordo non conveniente.
L’assistenza di un legale, in questi casi, è facoltativa.
Quali documenti occorrono per la separazione con negoziazione
La coppia deve reperire gli stessi documenti utili per ottenere la separazione in Tribunale:
– Estratto per riassunto dell’atto di matrimonio da chiedere al Comune di celebrazione del matrimonio o al comune di residenza all’epoca del matrimonio;
– Certificato di stato di famiglia e di residenza che possono essere anche contestuali in unico certificato. Alcuni Tribunali accettano anche l’autocertificazione;
– Copia del documento di identità e del codice fiscale dei coniugi;
– Dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi.
Tutti i certificati possono essere depositati in carta libera come prevede l’art. 19 della legge n.74/1987 per uso separazione o divorzio e sono esenti da imposta da bollo eccetto eventuali diritti di segreteria pari a pochi centesimi di Euro. Molti comuni li rilasciano anche on-line e hanno la stessa valenza legale di quelli cartacei. I certificati sono validi sei mesi.
Come modificare, con la negoziazione, le condizioni di una separazione già avvenuta
Le stesse identiche procedure possono essere seguito nel caso in cui i coniugi vogliano congiuntamente modificare le condizioni di separazione, divorzio o scioglimento già avvenuti. La negoziazione potrà essere iniziata anche se la separazione era stata ottenuta con una procedura giudiziale.
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